La giubba, tagliata a sacco e dotata di collo aperto e rovesciato, era ad un solo petto di tre bottoni di frutto grigioverde, bombati e lisci ed era dotata di manopole a punta e di sole due tasche a toppa con aletta, applicate sui fianchi.
Il modello adottato dai Bersaglieri Ciclisti si differenziava per avere le stesse tasche posteriori della giubba di panno e due passanti anteriori muniti di bottoncini per il cinturino; su questo tipo di giubba non venivano portate ne mostrine ne altri distintivi, con l’eccezione dei bersaglieri i quali, ma solo fino al 1935, vi cucirono le loro fiamme cremisi.
I pantaloni seguivano la stessa tipologia stabilita per quelli di panno, erano cioè per armi a piedi, per bersaglieri ciclisti e per armi a cavallo, tutti confezionati con la stessa tela della giubba e tutti simili nel taglio al corrispondente tipo di panno grigioverde; le uniche differenze erano costituite dalle due strisce triangolari di tela poste come rialzo tra la cintura ed i gambali, dalle due linguette di tela con fibbia di metallo verniciata nera applicata posteriormente sotto la cintura, e dai tre passanti di tela applicati sulla cintura.
I pantaloni erano provvisti di tre tasche, due laterali aperte lungo la cucitura ed una posteriore a toppa, con asola ed un bottone piccolo.
I pantaloni per bersaglieri ciclisti avevano il rinforzo di tela al cavallo, mentre nel pantalone per armi a cavallo la parte posteriore dei gambali era in due pezzi, uniti fra di loro in corrispondenza della piegatura del ginocchio, e le due tasche anteriori erano a taglio obliquo.