Elmetti, accessori ed evoluzioni
Andremo a trattare l’evoluzione del m.33 considerando che in territorio metropolitano sono stati largamente utilizzati.
L’elmo mod. 1916 fu l’evoluzione dell’Adrian mod. 1915 francese probabilmente anche piu resistente. Fu adoperato largamente anche dopo la prima guerra mondiale, specialmente da reparti contraerei. Nella seconda guerra mondiale trovò impiego pure in Albania e in Grecia da parte di alcuni reparti di Camicie Nere e di reparti facenti parte del personale sanitario assegnato agli Ospedali da Campo.
Gli elmetti mod. 1931 con crestino cupolare, non sono stati mai impiegati operativamente, infatti è il precursore del definitivo Mod. 1933. E’ stato uno degli elmi più rappresentati graficamente dalla stampa del regime fascista perché ricalcava in un certo qual modo l’elmo “romano” delle legioni di Cesare.
Lo sviluppo delle Aviotruppe intanto portò ad una nuova versione del Modello 33 del quale però conserva soltanto i caratteristici bulloncini sfiatatoio e la forma complessivamente sferica della calotta.
Osservato che durante la caduta libera, seppur breve, a paracadute in apertura i Mod. 33 si staccavano dalla testa dei paracadutisti, si ridisegnò completamente il casco dotandolo di una cuffia e di un sistema di sottogola e rinforzi paracolpi piuttosto macchinoso che però impediva assolutamente che l’elmetto, una volta sistemato, si potesse muovere contro la volontà del militare.
Preceduto da una sorta di “preserie” del 1941 sicuramente impiegato dal 1° battaglione Carabinieri Paracadutisti in Africa Settentrionale, il nuovo elmetto debutta nel 1942 equipaggiando i paracadutisti della Divisione “Folgore”.
La fodera mimetica Mod. 42, montata su un elmo paracadutisti era confezionata con tela mimetica impermeabilizzata per tende mod. 1929. Era stata ideata per l’elmo Mod. 1933, ma grande uso ne venne fatto solo sull’elmo Mod. 1942. per paracadutisti. La data di approvazione risale al 28 ottobre 1942.
In foto accessorio da collegare all’elmo dove le truppe alpine applicavano la nappina colorata e la penna.
In alto, invece, il porta piumetto per i Bersaglieri