Elmetto m33
L’M33 è stato per piu di sessant’anni il casco del Regio Esercito prima e dell’Esercito Italiano poi, è stato creato nel 1933 dalle basi del precedente m31.
The M33 was for more than sixty years the helmet of the Royal Army first and then the Italian Army, was created in 1933 from the bases of the previous m31.
L’elmo mod. 1933, per l’epoca in cui fu impiegato e fino agli anni ’90, rimane uno degli elmi più pratici e robusti mai costruiti. Non fu mai provvisto ufficialmente di fregi metallici per quanto riguarda il Regio Esercito ad eccezione dei Moschettieri del Duce, ma di fregi a mascherina, dipinti sulla parte frontale.
The helmet mod. 1933, for the period in which it was used and until the 90s, remains one of the most practical and robust helmets ever built. It was never officially provided with metal friezes for the Royal Army except for the Musketeers of the Duce, but with friezes in masks, paintings on the front.
È stato un ottimo elmetto da combattimento, efficace e resistente, a differenza del precedente mod. 16 che andò a sostituire. Il mod. 16 infatti aveva qualità balistiche inesistenti ed era inferiore per qualità al già scarso mod. Adrian di origine francese. Il mod. 16 comunque restò in servizio per alcuni reparti di seconda linea (ad es. difese costiere).
It was an excellent combat helmet, effective and resistant, unlike the previous mod. 16 which he replaced. The mod. 16 in fact had non-existent ballistic qualities and was inferior in quality to the already poor mod. Adrian of French origin. The mod. 16 however, remained in service for some second-line departments (eg coastal defenses).
In epoca prebellica gli elmetti erano regolarmente fregiati sul frontale con un fregio generalmente realizzato in vernice nera con apposita mascherina metallica. Con l’entrata in guerra dell’Italia, il fregio venne abolito per ragioni mimetiche anche se questa abolizione non incise sulla persistenza del fregio sugli elmetti. I fregi in epoca bellica vennero anche realizzati artigianalmente. La Marina ha usato sul suo elmetto fregi realizzati con vernice attraverso l’apposita mascherina ovvero ha usato anche delle decal che riproducevano l’ancora coronata. Anche l’Aeronautica ha usato fregi realizzati con vernice usando l’apposita mascherina metallica. Caso a parte si segnala per gli appartenenti del CAI in Belgio, dove l’elmetto è fregiato con una decal sul frontale e con uno scudetto tricolore sempre a decal lateralmente. Fregi hanno avuto anche la Polizia e i Carabinieri. Per questi ultimi si sono avute fondamentalmente due tipologie di fregio: il mod. 1936 (fino al 1938) e il mod. 1938 (dal 1938 in poi), quest’ultimo è quello più noto usato anche nel dopoguerra senza il monogramma “VE”. Per i Carabinieri il fregio era generalmente in argento sugli elmi bruniti e in nero sugli elmi in grigioverde. Anche la Milizia Fascista ha avuto particolari fregi, in decal, sugli elmetti, come particolari fregi ugualmente a decal vennero usati sugli elmetti nel periodo della RSI. Le SS italiane, come documentano le foto d’epoca, non avevano fregi sugli elmetti (scudetti bianchi con le rune nere e scudetti tricolori), fatta eccezione per l’unica foto che ritrae militari italiani delle SS a Mariano Comense, passati in rassegna dal generale delle SS Karl Wolff e dal maresciallo Graziani nel 1944, che presentano scudetti bianchi con le rune sull’elmetto. L’analisi fotografica comproverebbe che si tratta solo di scudetti di carta realizzati per l’occasione.
In the pre-war period, the helmets were regularly festooned on the front with a frieze generally made of black paint with a special metal mask. With the entry into the war of Italy, the frieze was abolished for mimetic reasons even though this abolition did not affect the persistence of the frieze on helmets. The friezes in the war were also made by hand. The Navy used on its helmets friezes made with paint through the special mask or has also used some decals that reproduced the crowned anchor. Aeronautics also used friezes made of paint using the special metal mask. A case in point is noted for members of the CAI in Belgium, where the helmet is decorated with a decal on the front and with a tricolor shield always decal sideways. Friezes also had the Police and the Carabinieri. For the latter there were basically two types of frieze: the mod. 1936 (until 1938) and the mod. 1938 (from 1938 onwards), the latter is the best known also used in the post-war period without the “VE” monogram. For the Carabinieri the frieze was generally in silver on burnished helmets and in black on gray-gray helmets. Even the Fascist Militia had particular friezes, in decal, on helmets, as particular friezes equally to decals were used on helmets in the period of CSR. The Italian SS, as documented by vintage photos, did not have friezes on the helmets (white badges with black runes and tricolor shields), except for the only photo depicting SS Italian soldiers in Mariano Comense, reviewed by the General of the SS Karl Wolff and Marshal Graziani in 1944, who have white badges with runes on their helmets. The photographic analysis proves that these are only paper scuds made for the occasion.